Puglia e Bari migliori destinazioni per turisti e…marketing

Anche Expedia ha puntato gli occhi sulla Puglia. Il sito di viaggi, in occasione della finale di Champions League di Madrid, ha ideato una proposta commerciale, che ha coinvolto il tacco d’Italia, confermando così l’appeal della regione in tutto il mondo, dopo il riconoscimento da parte di Lonely Planet Italia a Bari come una tra le migliori destinazioni europee del 2019.

L’idea del sito Expedia è stata quella di stilare una formazione composta da undici mete nel mondo scelte dai turisti. In occasione della finale tra Liverpool e Tottenham ha sfilato questo particolare “dream team” con maglie sportive che promuovevano le undici destinazioni con un logo personalizzato rappresentante un trullo: Il progetto promosso, intitolato “Travel like a champion” è stato possibile realizzarlo proprio perché il sito di viaggi è media partner della Uefa Champions League e, soprattutto, Expedia ha una collaborazione commerciale con l’agenzia regionale “Pugliapromozione” da cui  è nata una campagna costata 325 mila euro per acquisire spazi sul sito (puglia.expedia.com) che permette di organizzare il proprio viaggio a partire dal cibo.

Grazie a questa attività di promozione sono stati intercettati migliaia di turisti che hanno scelto la Puglia per le loro vacanze proprio attraverso Expedia per un fatturato complessivo di circa 900 mila euro. La regione così si è meritata una “maglia” particolare in occasione di uno dei palcoscenici sportivi più seguiti al mondo come la finale di Champions League.

Non c’è dubbio che la Puglia vanti bellezze paesaggistiche e artistiche autentiche ma sono necessarie collaborazioni commerciali e di promozione che facciano conoscere la regione nel mondo. Anzi occorre ammettere che il marchio “Puglia” sta riscuotendo successo perché si stanno investendo grosse cifre nel marketing.

Alcuni traguardi (di visibilità) non possono giungere a caso: ecco perché si può supporre che il recente riconoscimento di Bari tra le migliori destinazioni europee scelte dal sito Lonely Planet Italia possa avere alla base delle strategie commerciali che nel tempo della comunicazione sfrenata sono inevitabili.

Il riconoscimento del capoluogo pugliese nel mese di maggio è stato riportato da tutte le testate cittadine e non solo senza però approfondire i motivi. Ci sono delle anomalie comunicative. Occorre premettere che il “Best in travel 2019” è stato promosso dal sito Lonely Planet Italia e non Lonely Planet; su quest’ultimo non compare alcuna informazione su Bari e il suo riconoscimento. La sede italiana della guida turistica più famosa al mondo è a Torino e ci sono delle condizioni per ottenere degli spazi commerciali sul sito e qualcosa lascia intendere che sia stato così. Non è chiaro se sia stata applicata, però, la medesima chiara strategia come quella tra Expedia e la Puglia.

A non essere chiara sul sito italiano della Lonely Planet è proprio la navigazione poco intuitiva che non “conduce” facilmente a Bari. Digitando sulla sezione “destinazioni” e poi Best in Europe 2019 nell’elenco delle 10 città non si ritrova la città pugliese e la stessa cosa accade cliccando su Europa. Tra le top 10 delle città non compare Bari. Per trovare la descrizione della città da parte degli esperti di Lonely Planet si trova qualcosa tra i “consigli di viaggio” oppure ricercando direttamente su Google. Per essere Bari tra le Best in Europe è un metodo di ricerca poco intuitivo che non dà la giusta visibilità. Inoltre nella descrizione degli esperti sulla scelta di Bari tra le mete europee vengono elencate alcune attività commerciali della città, mentre leggendo le informazioni delle altre città inserite nella classifica si descrive solo cosa fare e dove andare senza specificare nomi di attività commerciali. Questo lascia intendere che dietro il riconoscimento ottenuto da Bari ci possano esser state delle (ovvie e positive) scelte di marketing, senza considerare che la notizia sia stata diffusa in tutte le testate giornalistiche e dall’amministrazione proprio nel periodo di campagna elettorale.

Ad essere messa in dubbio non è la bellezza della città che va senza dubbia fatta conoscere in tutto il mondo (come in molti casi sta avvenendo), ma la strategia con cui la notizia sia stata resa virale per ottenere solo superficiale visibilità anche se si evince poca chiarezza trasparenza nella modalità con cui è stato raggiunto questo traguardo.

Luigi Laguaragnella

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